martedì 6 novembre 2018

Certificato sportivo: ma serve davvero per le attività non agonistiche?

Come ogni anno a settembre, con la ripresa delle attività sportive e la riapertura delle iscrizioni in palestre e centri fitness, ritornano i dubbi circa la necessitò o meno del certificato medico sportivo, quando è davvero obbligatorio e quando sia pagamento o gratis.

Il certificato medico sportivo è quel documento necessario attestare l’idoneità fisica di un soggetto che intenda svolgere una attività sportiva.
Viene rilasciato, dopo l'effettuazione di una visita medica e/o esami complementari, dal medico di famiglia (medico curante o di base) o dal medico dello sport. 
Il medico specialista in medicina sportiva è quel professionista che esercita la sua professione in strutture pubbliche o private, purché in possesso di apposita specializzazione o dell’attestato ministeriale.

Il certificato medico sportivo ha di solito validità di un anno dalla data del rilascio, deve contenere l’indicazione del medico o della struttura sanitaria che lo certifica, indicare le generalità del richiedente, contenere i risultati della visita medica, l’oggetto specifico della certificazione, data e luogo di rilascio, con il timbro e la firma del medico. 




Il Ministero della Salute distingue 3 tipologie di attività fisico-sportiva:
L’attività ludico-motoria: è stato soppresso il certificato medico sportivo

L’attività non agonistica: è obbligatorio il certificato medico sportivo
L’attività agonistica: è obbligatorio il certificato medico sportivo


In caso di attività ludico-motoria il certificato medico non è obbligatorio. L’attività ludico-motoria è quella svolta da soggetti, in modo individuale o collettivo, non tesserati a Federazioni sportive nazionali, alle Discipline associate, agli Enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI. Si tratta dunque, di tutte quelle attività che sono necessarie per il mantenimento psico-fisico e rientrano tra queste anche tutte quelle attività fisiche che si svolgono in proprio, in maniera del tutto amatoriale ed autonoma.

In pratica se vogliano andare a nuotare in piscina, o in palestra, o a correre al parco o a giocare a calcetto non è necessario il certificato medico sportivo: spesso alcuni club e centri fitness così come alcune piscine e altre strutture richiedono il certficato per tutela e assicurazione da eventuali infortuni. In questi casi è possibile richiedere il certificato medico sportivo allo specialista di medicina sportiva così come al medico di famiglia: il prezzo può variare da regione a regione.

Il soggetto che pratica attività sportiva è tenuto a presentare la certificazione medica che è sempre obbligatoria per l’attività non agonistica e agonistica da parte del soggetto che la vuole praticare. Tutti gli studenti che partecipano ad attività fuori dagli orari scolastici e che frequenta regolarmente centri sportivi riconosciuti, da tesserato, è obbligato a presentare il certificato in oggetto. I soggetti che frequentano saltuariamente i centri sportivi da non tesserati, non sono obbligati a presentare il certificato medico sportivo. 





Il certificato medico sportivo per attività sportive non agonistiche può essere richiesto al medico curante, al pediatra o al medico dello sport: questo viene rilasciato dopo una visita medica,  deve riportare i dati della misurazione della pressione arteriosa, le informazioni anamnestiche e lo stato di salute del paziente e l’esito dell’esame dell’elettrocardiogramma a riposo se effettuato. L’elettrocardiogramma a riposo non è obbligatorio, solo il medico  decide quando questo sia necessario. Per non avere responsabilità future dovute a eventuali incidenti, in genere viene sempre richiesta l'effettuazione dell'elettrocardiogramma a riposo. Al costo del certificato si aggiunge anche il costo della visita medica : di solito è gratuito se rilasciato dal pediatra o dal medico curante, ma può essere richiesto il pagamento e il costo si aggira tra i 20 e i 40 euro. Invece il certificato è sempre a pagamento se viene rilasciato dallo specialista dello sport: il costo in media è di circa 40 euro.
Abbiamo anche il certificato medico per attività sportiva agonistica svolta dai disabili e il certificato medico per le attività sportive ad elevato impegno cardiovascolare.
I disabili che praticano attività sportiva devono presentare la certificazione per attività agonistica conosciuta con l’abbreviazione CIP (Comitato Italiano Paralimpico). Il medico certificatore tiene conto dello stato fisico generale del soggetto disabile e delle eventuali patologie. Viene considerato anche il rischio specifico nell’attività svolta sia in gara che in allenamento. La visita medica e il costo del certificato variano a seconda del caso specifico. Questa spesa può essere portata in detrazione dal reddito perchè i costi per il rilascio del certificato medico sportivo rientrano tra le spese sanitarie.
Per concludere questa breve e sintetica panoramica ricordo che si è obbligati a presentare la certificazione medica da parte  di sportivi non tesserati che si iscrivono a manifestazioni non agonistiche o di tipo ludico-motorio come gare podistiche di lunghezza superiore a 20 km, nuoto, ciclismo, sci di fondo e che sono patrocinate dalle Federazioni Sportive Nazionali, dalle Discipline sportive Associate e dagli Enti di Promozione Sportiva. 
Questo tipo di certificato è per attività sportive di particolare ed elevato impegno cardiovascolare e può essere rilasciato sia dal medico curante, sia dal pediatra, sia dal medico dello sport.

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