giovedì 22 aprile 2021

Grodziskie : una birra dimenticata che ritorna dal passato



 Ho bevuto questa birra per la prima volta nel 2014 ad Eurohop indirizzato da Manuele Colonna, che entusiasta mi fece assaggiare quella che era una vera chicca : una birra della Polonia tutta frumento affumicato su faggio e/o quercia, dimenticata dagli stessi polacchi e che in breve è tornata a far parlare di sè.

In Italia una Grodziskie la produceva il birrificio Amiata dei fratelli Cerullo, la Polska, una birra dal corpo leggero con un bel finale affumicato, assai dissetante e piacevole.

A EXPO 2016 della Brasseria Veneta ho avuto il piacere di assaggiare quella prodotta dall’allora campione italiano homebrewer Giuseppe Galati aka Peppo HB e da lì l’amore per questa birra mi ha portato ad essere così temerario da provare a brassarla per poterla far assaggiare e conoscere alla EXPO 2017 . 

Facendo riferimento a quanto scritto da Ron Pattinson : “La Grätzer Bier è una birra gustosa e amara, prodotta con il 100% di malto di frumento che conferisce un intenso sapore di affumicato e di luppolo. Il malto verde viene sottoposto ad affumicatura durante quasi tutto il processo di essiccazione, una volta essicato ha un forte aroma oltre al sapore affumicato. Viene impiegato un mash ad infusione. La luppolatura: per 1 Zentner (100 kg) di malto, 3 kg di luppolo. Gravità solo 7º [Plato]. La fermentazione viene effettuata in tuns ad una temperatura compresa tra 15 e 20 ° C.

Grätzer è il nome tedesco e deriva dalla città di Grätz, nella parte occidentale della Prussia. Ricordiamo che dopo la prima guerra mondiale la Prussia Occidentale divenne Polonia : oggi questa stessa città è conosciuta come Grodzisk, nella provincia di Wielkopolski nella Polonia occidentale. Il nome di  questo stile di birra di grano affumicato è appunto conosciuto come Grodziskie (Grodzisz) in polacco.

Nel 1890 a Poznan (Posen) vi erano ben 158 birrifici dei quali ben 101 producevano questo tipo di birra per circa 178.000 hl, mentre gli altri 57 birrifici producevano lager per circa 308.000 hl : in buona sostanza le Grodziskie rappresentavano il 37% della produzione totale di birra.

Nel 1994, la grande fabbrica di birra Grodziskie fu acquistata dalla rivale Leech Brewery (gruppo Heineken) e per la disgraziata strategia della multinazionale olandese, vennne chiusa, finendo così anche la produzione commerciale di questo stile di birra in Polonia.

La birra è ad alta fermentazione con solo frumento affumicatonote leggermente acidulepoco alcolica e vivacemente gasata tanto da essere definita lo Champagne Polacco.
Inizialmente questa birra veniva prodotta a 13 gradi plato per avere un alcool finale di 5% Abv, poi per questioni legate alle tassazione su birra e frumento le birrerie scesero a 9 gradi plato per avere alla fine una birra di 3-3,5 gradi alcolici.

La mia ricetta prevede l’utilizzo di Wheat Oak Malt della Weyermann con una piccola percentuale di Pils, mi sono attestato sui 9 gradi Plato per una luppolatura finale teorica tra i 23 e i 25 Ibu ed un colore previsto intorno ai 9 Ebc.

Questa l’etichetta che fa riferimento alla mia prima cotta.

Grodzinski 2017

Mash : uno step a 45°c per circa 20 minuti, poi 63° per 40 e infine per dare un po’ di consistenza ultimo step a 72 per 30 min prima di passare al mash out. In bollitura ho usato Saaz a inizio boil, a 15 min dello Slavinski Golding con del Perle e ho personalizzato con l’aggiunta di un po’ di Simcoe.

Bollitura per 60 minuti, filtrazione, raffreddamento e fermentazione con S05 intorno ai 18 gradi per mantenere un assetto neutro da parte del lievito.

Ogni volta il risultato e’ sempre piu’ incoraggiante e nel periodo estivo e’ una birra che non puo’ assolutamente mancare.