domenica 26 aprile 2020

La Ghiacciaia Artigianale per un Homebrewer

L'articolo che ripropongo fu pubblicato con la mia firma sul numero 02/2007 di Unionbirrari News.


Come posso fare la mia birra a bassa fermentazione e poi lagherizzarla senza avere un frigorifero dedicato in qualsiasi momento dell’anno?
Da questa semplice domanda è nata la necessità di crearmi qualcosa con poca spesa che mi permettesse anche in periodi dove le temperature non sono ideali per potere realizzare una birra a bassa fermentazione.
Quindi girando in rete , discutendo con altri appassionati , da un modello in cartone e polistirolo ho realizzato questa semplice creatura che mi permette di fare quanto indicato nella mia domanda di partenza.

Coperchio






Le dimensioni interne della scatola in legno sono : H 70 x P 46 x L 60

Lo spessore della stiferite utilizzato è di 2 cm (è materiale isolante che ha il pregio rispetto al polistirolo di essere piu’ resistente; a me lo ha procurato un falegname ma credo sia possibile reperirlo ovunque vendano materiale isolante  nel settore edile ).
Sul coperchio ho fatto due forellini di 2 mm .... 



Accessorio per lagerizzazione o maturazione in bottiglia dimensioni  40 x 44,5 x 33,5 H (dove poggia il ripiano superiore), lo schienale è alto 60 cm : la parte utile interna sottostante è 36x36 ovvero 16 bottiglie grandi sia sopra che sotto oppure piccole 30-34 almeno.








Nei mesi di Settembre Ottobre con una Temperatura del locale, garage, ove si trova questa ghiacciaia, sono riuscito a far fermentare una lager a 10-11°c senza fatica alcuna e poi a lagerizzare a 1-2°c e successiva maturazione a 3-4°c senza nessun problema.
Per utilizzarla servono delle bottiglie ghiacciate da 2 litri di plastica dell’acqua naturale facilmente reperibili.


Ho visto che per la fermentazione ne bastano poche con la T sopra indicata, con 4-5 cambiate periodicamente controllando la Temperatura interna grazie a un termometro posizionato sul coperchio e con la sonda sul pavimento della ghiacciaia : mediamente i cambi necessari avvengono ogni 48 ore o quando uno ritiene opportuno in base al tempo o alla propria disponibilità.
Per la lagerizzazione delle bottiglie ho creato una struttura simile ad una sedia che mi permette di mettere le bottiglie su due piani ( in basso 16 bottiglie da 0,75 ml in alto fino a 40 bottiglie da 33 ml) , in questo modo riempio il lato dalla parte dello schienale di bottiglie ghiacciate e sul piano superiore appoggiate allo schienale le altre bottiglia ghiacciate necessarie : poi metto le bottiglie di birra e quindi altre due tre bottiglie ghiacciate da 1,5 litri in modo da avere la T necessaria distribuita in maniera uniforme.



Devo dire che sono rimasto stupito anch’io dall’efficienza di questa mia creatura, il contro è che bisogna organizzarsi e fare le cose quando uno non rimane assente per lunghi periodi, il pro è il costo e la facilità per tutti di poterla realizzare.
Nel mese di ottobre con temperature ancora superiori ai 20 °c per 4-5 giorni senza cambiare nessuna bottiglia la Temperatura interna è passata dai 3°c ai 7°c .
Attualmente sto lagerizzando una nuova birra , la T nel locale è di 10-11 °c e nella ghiacciaia riesco a mantenere agevolmente da 0 a 2°c cambiando le bottiglie (2-3 max 4) ogni 3-4 giorni circa.
Nella foto sotto, con  le bottiglie praticamente senza ghiaccio , poichè la birra deve stare una settimana a T ambiente per poi portarle a 2-3°c : a dx la T del piano superiore, a sin quella del piano inferiore presa al pavimento della ghiacciaia.



 Spero che questo articolo riesumato dal mio archivio storico datato 2006 possa esservi utile.

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